lunedì 23 ottobre 2017

Analisi dell'acqua a San Bonifacio

I comitati civici di San Bonifacio,
esprimono la loro preoccupazione per
la presenza (seppur entro i limiti previsti dalla legge) di fattori inquinanti.

Contestualmente pubblichiamo due distinti rapporti
delle analisi dell'acqua di San Bonifacio
eseguite su prelievi del 21/04/2017 e 19/06/2017;
rispettivamente da un laboratorio privato (su nostra richiesta) ;
e dall'Agenzia Regionale per la Prevenzione Ambientale del Veneto (Arpav).

Clicca sulle immagini per vedere per intero i rapporti in formato pdf.

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venerdì 10 marzo 2017

L’ACQUA DEL VENETO NON CE LA BEVIAMO


L'acqua potabile di molti Comuni veneti è inquinata da PFAS, sostanze chimiche pericolose presenti negli scarichi di industrie locali che operano quasi indisturbate. UNISCITI A NOI. Chiedi alla Regione Veneto lo STOP immediato degli scarichi di PFAS: salute e ambiente vengono prima del profitto!
Chiedi alla Regione Veneto di fermare l’inquinamento di PFAS nell’acqua potabile.

>>> Firma qui

Leggi tutti i dettagli dell'articolo su greepeace

domenica 6 novembre 2016

Assemblea pubblica sui temi Tav Legalità Pfas

13 ottobre 2016
Sala multimediale del Centro San Giovanni Bosco 

I comitati Civici di San Bonifacio presentano 
un'assemblea pubblica sui temi 

Tav Legalità Pfas 

Intevengono:  La senatrice Mariapia Garavaglia già deputata, senatrice, presidente nazionale della CRI e Ministro della Sanità;
il Dott. Erasmo Venosi già Vicepresidente delle Commissioni per le Autorizzazioni Integrate Ambientali del Ministero dell'Ambiente.

Tav Vr-Pd, le bugie hanno le gambe corte

Entro fine 2016 l'iter sarà completato? Neanche per idea. Basta leggere le carte 

Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Vasco Carradore, ex Presidente della Commissione Urbanistica Comunale di San Bonifacio.

Ogni tanto siamo sorpresi della qualità delle notizie che appaiono sui quotidiani, in particolare dell‘Arena che ha appena festeggiato i 150 anni di età. In un articolo apparso il 18 ottobre u.s. venivano riportate affermazioni che definire fantasiose è dire poco: «la realizzazione della tratta della linea AV/AC Treviglio (ma probabilmente l’articolista intendeva Brescia) Verona il cui cantiere è stato autorizzato». «Entro la fine del’anno pensiamo di completare l'iter realizzativo fino a Padova». 

Nell’articolo queste affermazioni venivano attribuite al Ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio (!). Ricordo che, per quanto riguarda il progetto definitivo del tratto Brescia-Verona, il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha reiterato (per la seconda volta e con una procedura “irrituale”) i vincoli preordinati all’esproprio con una delibera del primo maggio 2016 e poi pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 12/08/2016. In questa delibera è riportato quanto segue: “…il progetto definitivo della tratta Brescia – Verona potrà essere sottoposto a questo Comitato non prima di 6/8 mesi … Non è stato finora possibile sottoporre il progetto definitivo all’attenzione di questo Comitato in ragione dell’indisponibilità dei finanziamenti….”

Inoltre dopo l’approvazione del CIPE il progetto deve avere il visto contabile della Corte dei Conti e poi essere pubblicato in G.U.: solo a partire da quel momento scatta la pubblica utilità e l’opera entra nella sua fase realizzativa. 

Tutti dimenticano, però, un’altro fatto....